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La VI Giornata di riflessione sul tema "Cattolicesimo e Letteratura nel '900", svoltasi il 23 febbraio 2005, promossa dal Pontificio Consiglio della Cultura in collaborazione con l'Ente Teatrale Italiano e la Fondazione Primoli, ha posto al centro dell'attenzione e del dibattito una grande figura del Novecento letterario: Paul Claudel. La scelta non è stata casuale, ma è stata determinata dalla volontà di ricordare questo grande scrittore nel 50° anniversario della morte, avvenuta il 23 febbraio 1955. Il rapporto con Dio e con la fede cristiana è senza dubbio la radice profonda dell'opera di alcuni fondamentali protagonisti della letteratura del Novecento tra i quali spicca una figura, la cui enorme "statura" artistica è stata espressa già nel titolo della manifestazione: Paul Claudel, il gigante invisibile. Si tratta, infatti, di un genio multiforme e poliedrico: scrittore, poeta, drammaturgo, critico e teorico d'arte, diplomatico, ma chetai tempo stesso è stato in qualche modo relegato ai margini degli scenari culturali del Novecento e tuttora vive una stagione di oblio e di emarginazione.